Nel 1972 gli scienziati del MIT predissero quando la società sarebbe crollata. Oggi nuovi studi confermano quelle previsioni
Quando nel 1972 gli scienziati predissero quello che sta accadendo oggi. Nel 1972 un gruppo di esperti del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha cercato di scoprire quando si sarebbe verificato il collasso della società, utilizzando la modellazione al computer. La data ipotizzata è stata quella del 2040. Sebbene all’epoca tale studio non sia stato preso troppo sul serio, oggi c’è chi ha deciso di approfondirlo e attualizzarlo.
Gli studi
Nel report divulgato nel 1972 dagli scienziati del MIT gli esperti avevano individuato dei “limiti” nello sviluppo industriale, che avrebbero causato un crollo a lungo termine. Ma oltre a fare scalpore, questa analisi venne messa in dubbio e derisa.
Oggi il tema sembra essere più attuale che mai, ed è per questo che nuove ricerche hanno provato ad attualizzare quanto previsto negli anni ’70.
Nel 2009, un team di ricercatori ha condotto uno studio simile, pubblicato da American Scientist, che affermava che quanto detto nel 1972 non era poi così irrealizzabile.
Nel 2021, poi, è stata la ricercatrice olandese sulla sostenibilità Gaya Herrington a fornire un’ulteriore conferma. In un suo studio approfondito e basato sui precedenti, ha affermato: “ero curiosa di vedere quali scenari ipotizzati si stessero manifestando oggi, e i dati attuali purtroppo sono in linea con le previsioni fatte nel 1972“.
La sua analisi è centrata su 3 scenari diversi, e mostra che la civiltà si sta dirigendo inesorabilmente verso il declino della crescita economica, influenzato da diversi fattori, cambiamento climatico compreso. “Ci troviamo nel bel mezzo di un’emergenza planetaria…]…] di fronte a crisi climatiche, della biodiversità e della salute, che sono interconnesse e si rafforzano a vicenda“.
Stando a quanto ha affermato la Herrington, possiamo ancora cambiare qualcosa. “La scoperta chiave del mio studio è che possiamo ancora virare verso uno scenario che non finisca con il collasso. Con l’innovazione nel mondo degli affari, insieme ai nuovi sviluppi da parte dei governi e della società civile, continuare ad aggiornare i modelli offre un’altra prospettiva sulle sfide e le opportunità che abbiamo per creare un mondo più sostenibile“.