Il virus più pericoloso per l’uomo è quella della rabbia perché la mortalità è prossima al 100%
Qual è il virus più pericoloso. I virus (“veleno”, in latino) sono microscopici esseri viventi (entità biologiche) più piccoli delle cellule del corpo umano e con la caratteristica di essere parassiti di altri organismi viventi.
Esistono sia nel mondo animale che in quello vegetale. Alcuni sono deboli e il sistema immunitario li sconfigge rapidamente. Altri colpiscono solo gli animali, e altri ancora creano all’uomo molti di problemi, fine alla morte.
I virus più pericolosi
Il virus con la più alta mortalità (prossima al 100% delle persone che colpisce) è quello della rabbia. Può restare nell’organismo umano per tantissimo tempo senza dare effetti e essere riconosciuto. Questo tempo si chiama “periodo di incubazione“. Il nostro sistema immunitario, se non viene aiutato da una apposita vaccinazione, non riesce a sconfiggere questo virus.
Il virus che ha ucciso più persone, invece, è quello dell’”influenza spagnola“. Circa 100 anni fa, in appena 6 mesi, tra l’ottobre 1918 e il marzo 1919, uccise tra i 30 e i 50 milioni di persone e ne contagiò 1 miliardo. Nonostante si chiami “spagnola“, quest’influenza arrivò dagli Stati Uniti con i soldati che venivano a combattere in Europa durante la I Guerra Mondiale. Venne chiamata “spagnola” perché furono i giornali di quella nazione i primi a raccontarne gli effetti. La Spagna, infatti, non partecipava alla guerra e i suoi giornali non erano censurati (come quelli dei Paesi in conflitto).
Infine, il virus Ebola, scoperto nel 1976 e letale per il 50-70% dei contagiati. Questo virus, originario di alcune regioni dell’Africa Centrale (Repubblica Democratica del Congo, Sudan e Uganda), viene trasmesso all’uomo dagli animali. Le persone colpite muoiono così rapidamente che, a un certo punto, l’agente patogeno non trova altri essere umani da contagiare e muore esso stesso.