Papa Francesco, dopo aver visionato alcuni video sulle torture in Libia ha detto: “Pensateci bene prima di riportarli indietro”
Papa Francesco, durante il viaggio di ritorno dall’Irlanda, parlando con i giornalisti, ha commentato i video visionati sulle torture in Libia, dicendo: “Pensateci bene prima di riportarli indietro. Ho visto la sorte di chi viene rimandato indietro con i barconi“.
Le immagini testimoniano le torture subite dai migranti rinchiusi nei lager libici: uomini impiccati, frustati o appesi a testa in giù. In un video (fatto dagli aguzzini per chiedere un riscatto alla famiglia) si vede un uomo contorcersi a contatto con della plastica fusa. In altri video si vede la decapitazione di un uomo, deperito e inerme.
Dal quotidiano Avvenire: “Bergoglio in silenzio ha osservato quei drammi, prima solo raccontati dalle cronache, ora visibili agli occhi. Il Papa non ha visto solo il dolore, lo spavento, il pianto di chi subisce. C’è anche la smorfia dell’essere umano dalla faccia normale, che in un istante svela un’altra natura. E percuote, sadico e spietato, per gusto e per denaro. Per intimorire gli schiavi e le schiave“.
L’Agi ha però smentito la veridicità di alcune foto. 2 delle 7 foto comparivano già nel 2017 in un articolo di Snopes e non è possibile risalire con certezza alla fonte e quindi a dove e quando sono state scattate. Le altre 5 foto non riguarderebbero il traffico di migranti in Libia.
Avvenire ha ammesso l’errore per quanto riguarda le foto, ma ha affermato che i video mostrati al Papa sono autentici e i reportage fatti dal quotidiano sui centri in Libia sono stati acquisiti dalla Corte Internazionale di giustizia dell’Aja.
Ecco un video sulle torture in Libia
immagine: © koha.mk e corriere.it – video: © youtube.com