John Scott-Railton, ricercatore al Citizen Lab della University of Toronto, ha detto che il “mondo” di Erica Marsh è stato creato a tavolino per far sembrare i progressisti degli idioti
Erica Marsh, la finta influencer progressista che ha accumulato 130mila follower. Erica Marsh, un account influencer progressista su Twitter che ha ottenuto grande visibilità con oltre 130.000 follower e milioni di commenti, si è rivelata essere un inganno. I suoi tweet, spesso di natura populista e melodrammatica, con posizioni progressiste estreme, hanno suscitato sia apprezzamento che disprezzo da parte dei conservatori e della destra, che li hanno utilizzati come esempio per attaccare le politiche di Joe Biden. Tuttavia, l’identità di Erica Marsh, il nome della persona che affermava di gestire l’account, è stata messa in dubbio da diversi analisti e Twitter ha deciso di sospendere il profilo.
Ulteriori analisi, inclusa un’indagine condotta dal Washington Post, hanno evidenziato delle incongruenze riguardo ad Erica Marsh. Non esistono prove del suo numero di telefono o del suo diritto di voto, e non ci sono tracce della sua partecipazione alla campagna elettorale di Joe Biden, a cui diceva di aver preso parte. Non ci sono elementi che confermino il suo coinvolgimento come volontaria nella Obama Foundation. Oltre al profilo su Twitter, Erica Marsh aveva anche un account su TikTok.
Ciò che solleva ulteriori dubbi è il fatto che Erica Marsh non sia mai apparsa in video mostrando il suo volto o utilizzando la sua voce. I suoi post erano solo video in cui ripubblicava i suoi stessi tweet. Inoltre, le uniche tre immagini online riconducibili a Erica Marsh sembrano essere state modificate, potenzialmente un collage di immagini di altri volti o persino un volto completamente generato da intelligenza artificiale.
John Scott-Railton, un ricercatore al Citizen Lab della University of Toronto, ha affermato al Washington Post di credere fortemente che Erica Marsh non esista, aggiungendo che sembra che il mondo di Erica Marsh sia stato creato a tavolino per far sembrare i progressisti degli idioti.
Dopo le richieste di spiegazioni da parte del Washington Post, l’account di Erica Marsh è stato sospeso da Twitter. Tuttavia, né Twitter né l’utente Erica Marsh hanno risposto alle domande del giornale o fornito ulteriori chiarimenti sulla questione. La strategia utilizzata da account come Erica Marsh è definita “rage baiting” e consiste nella pubblicazione di grandi quantità di post contenenti notizie false e polarizzate al fine di creare tensioni sociali e conflitti.