Viviamo in una simulazione? Questa domanda ha affascinato filosofi e fisici negli ultimi anni, portandoli a cercare una risposta definitiva
Alcuni scienziati stanno cercando di dimostrare che viviamo in una simulazione. Alcuni scienziati stanno cercando di dimostrare che viviamo in una simulazione: ma è davvero possibile? Da sempre, gli scienziati si interrogano sulle grandi domande dell’esistenza umana. Chi siamo? Da dove veniamo? Qual è il senso della vita? E più recentemente, viviamo in una simulazione? Quest’ultima domanda ha affascinato filosofi e fisici negli ultimi anni, portandoli a cercare una risposta definitiva. Alcuni credono addirittura di poter dimostrare che viviamo in una simulazione.
L’ipotesi della simulazione suggerisce che tutta la realtà che percepiamo potrebbe essere il risultato di un processo simulato da un computer. Il nostro universo sarebbe quindi una sorta di “Matrix“, una realtà artificiale. Questa idea, diffusa inizialmente dalla cultura popolare grazie al film delle sorelle Wachowski, ha guadagnato credibilità accademica con l’articolo di Nick Bostrom “Are You Living in a Computer Simulation?“.
L’idea di vivere in una simulazione ha radici nella riflessione filosofica, ma è stata rafforzata dai recenti progressi tecnologici, soprattutto nel campo della realtà virtuale. Il concetto è semplice: se un giorno riuscissimo a creare simulazioni così realistiche da essere indistinguibili dalla realtà, non potremmo escludere con certezza che la nostra stessa esistenza sia una simulazione.
Tra i sostenitori di questa ipotesi ci sono figure di spicco come Elon Musk, che ha dichiarato che le probabilità di vivere in una realtà non simulata sono incredibilmente basse. Anche Nick Bostrom, fondatore del Future of Humanity Institute all’Università di Oxford, sostiene che esistono elevate probabilità che una super-intelligenza esterna abbia creato la simulazione in cui viviamo. L’idea ha guadagnato popolarità anche grazie al supporto di personaggi influenti e alla diffusione di film come “The Matrix“.
D’altra parte, ci sono molti detrattori. Il fisico teorico Carlo Rovelli ha definito la teoria una sciocchezza, e altri scienziati hanno espresso il loro scetticismo. La comunità scientifica critica l’ipotesi della simulazione considerandola più vicina alla fantascienza che alla fisica. Sebbene l’idea sia affascinante, la mancanza di prove concrete la rende poco più di una speculazione interessante.
La questione se possiamo dimostrare che viviamo in una simulazione rimane aperta. Vari approcci sono stati proposti, come il principio di equivalenza tra massa, energia e informazione, suggerendo che i bit di informazione potrebbero essere rilevati nel nostro universo, provando che si tratta di una simulazione. Altri hanno proposto esperimenti per modificare l’informazione nelle particelle elementari o osservare variazioni nelle costanti della natura. Finora, nessuna di queste dimostrazioni ha fornito una risposta definitiva. Tuttavia, come spesso accade nella scienza, non è detto che una risposta non possa essere trovata in futuro.