Oiwa, il fantasma lanterna del Sol Levante

Nel panorama del folklore giapponese, una figura spicca per la sua tragica e terrificante bellezza: Oiwa, il fantasma lanterna

Oiwa, il fantasma lanterna del Sol Levante
Oiwa. Nelle terre del Sol Levante, dove la tradizione si intreccia con il mistero, risuona la leggenda di Oiwa, il fantasma lanterna. Una storia di amore tradito, vendetta e maledizione che ha affascinato e terrorizzato il Giappone per secoli.

La storia di Oiwa si svolge nel periodo Bunka-Bunsei (1804-1830), un’epoca di crisi e disordini sociali. Racchiusa nel genere kizewamono, di cruda attualità, la vicenda prende vita nel 1825 dalla penna di Tsuruya Nanboku IV, un maestro del teatro kabuki. Il suo capolavoro, Tokaido Yotsuya Kaidan o “Storia di spettri lungo il Tokaido”, debutta con successo strepitoso nel 1835, conquistando il pubblico con la sua trama ricca di suspense e orrore.

Oiwa, una giovane donna di ventun anni, sposa Iemon Tamiya, un ronin caduto in disgrazia. La loro vita, già precaria, viene sconvolta dal tradimento di Iemon, che si innamora perdutamente di Oume, una donna sgraziata ma ricca. I due amanti, per liberarsi di Oiwa, la avvelenano con una crema di bellezza che le sfigura il volto e la priva dei capelli. La povera donna, sconvolta e impazzita, si pugnala accidentalmente con una spada, maledicendo Iemon in punto di morte.

Lo spirito di Oiwa non trova pace e ritorna nel mondo dei vivi sotto forma di onryo, un fantasma vendicativo. Con il volto orribilmente sfigurato e un’inquietante risata diabolica, Oiwa tormenta Iemon, perseguitandolo giorno e notte. La sua vendetta si compie quando, tormentato dalla sua presenza spettrale, Iemon cade da un dirupo e muore.

La storia di Oiwa ha avuto un impatto profondo sulla cultura giapponese, permeando il teatro, la letteratura e il cinema. Il suo fantasma è diventato un’icona del genere horror nipponico, ispirando innumerevoli opere, tra cui film, serie tv e manga.

A testimonianza della sua fama, a Tokyo sono stati eretti due santuari in onore di Oiwa: lo Yotsuya Oiwanari Tamiya Jinja e lo Oiwa Inari. Il primo, situato nel quartiere di Chuo, è dedicato all’Oiwa storica, morta di vaiolo nel 1636. Si crede che sia sepolta nel tempio di Myoko-ji, meta di pellegrinaggio per gli attori che intendono interpretare il suo personaggio. Il secondo santuario, invece, sorge nel quartiere di Shinjuku e rievoca l’Oiwa del dramma Tokaido Yotsuya Kaidan.

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FonteUfficiale.com