Jack Lo Squartatore, la storia del serial killer

Jack Lo Squartatore è lo sconosciuto serial killer che uccise delle prostitute tra l’estate e l’autunno del 1888 nel quartiere londinese di Whitechapel, a Londra

Jack Lo Squartatore, la storia del serial killer
Jack lo squartatore (Jack the ripper in inglese) è l’appellativo dato a uno sconosciuto serial killer che agì tra l’estate e l’autunno del 1888 nel degradato quartiere londinese di Whitechapel, nell’East End di Londra.

Il nome è tratto dalla firma in calce del serial killer in una lettera pubblicata nel periodo delle uccisioni e indirizzata alla Central News Agency da un soggetto anonimo che asseriva di essere l’assassino.

Le vittime accertate

Il 31 agosto del 1888 uno scaricatore di porto rinvenne in Buckss Row, di fronte a uno dei tanti mattatoi del quartiere, Mary Ann “Polly” Nichols, una prostituta alcolizzata di 44 anni. A interessare l’opinione pubblica non fu tanto la vittima, quanto la crudeltà del suo assassino. Uno sconosciuto l’aveva strangolata fino a farle perdere i sensi, poi le aveva tagliato profondamente la gola, infine si era concentrato sul resto del corpo.

L’8 settembre del 1888, l’anonimo mostro uccise presso il numero 29 di Hanbury Street la prostituta Annie Chapman. La donna aveva la gola recisa e la testa quasi staccata dal busto. Il ventre era squarciato e gli intestini erano stati appoggiati sulla spalla destra della vittima, alla quale l’assassino aveva asportato anche la vagina, l’utero e due terzi della vescica. Il misterioso assassino fu descritto da alcuni testimoni come un uomo di bassa statura, con un cappotto scuro e una valigia nera nella mano sinistra.

La notte del 30 settembre 1888 Jack the Ripper colpì due volte. Elizabeth Stride fu ritrovata da un cocchiere in Berner Street, presso il cortile di un circolo frequentato da ebrei e tedeschi. L’uomo aveva disturbato l’assassino, che, infuriato, era fuggito per cercare la prossima prostituta. La trovò in Mitre Square: Catherine Eddowes, su cui infierì con particolare crudeltà. Dopo averla quasi decapitata con un taglio alla gola, le sfregiò il volto, tagliandole il naso, il lobo dell’orecchio sinistro e la palpebra dell’occhio destro. Le sventrò il resto del corpo e le poggiò sulla spalla destra lo stomaco, mentre le tagliuzzò il fegato, portando via il rene sinistro e gli organi genitali.

Il 9 novembre del 1888, a Dorset Street, morì l’ultima vittima accertata di Jack lo Squartatore, Mary Jane Kelly. Il corpo della giovane prostituta fu rinvenuto nella sua camera dal padrone di casa, venuto a riscuotere l’affitto. Lo spettacolo che si trovò davanti fu agghiacciante: la donna era stata quasi decapitata con un colpo solo e gettata sul letto a gambe divaricate. Era stata, poi, squartata e le era stato svuotato completamente l’addome. La vagina fu ritrovata ai piedi del letto, mentre i seni, le orecchie, lo stomaco e un polmone erano distribuiti sopra o accanto al corpo, mentre il fegato si trovava tra le gambe e l’intestino e la milza ai lati delle mani. Il volto era stato deturpato tanto da essere irriconoscibile. Il fatto che mancasse il cuore, fece supporre che l’assassino l’avesse bruciato nel camino o cotto e mangiato.

Le vittime presunte

Il 26 dicembre del 1887 una sconosciuta venne assassinata tra le vie Osborne e Wentworth.

Il 3 aprile del 1888 Emma Elizabeth Smith (45 anni, vedova), venne aggredita in Osborne Street e stuprata con uno strumento non affilato che le provocò la rottura del perineo. Morì successivamente per peritonite.

Il 6 agosto del 1888 Martha Tabram (39 anni, prostituta), venne ritrovata uccisa sulle scale di una palazzina in George Yard. Il corpo della vittima presentava numerose ferite da taglio nella porzione inferiore del corpo, provocate però da due arme diverse.

Il 17 agosto del 1888 Maria Turner venne accoltellata con circa 39 colpi.

Il 17 luglio del 1889 Alice McKenzie (prostituta 40enne), venne rinvenuta uccisa dall’agente Joseph Allen, di ronda nell’area di Whitechapel High Street. Aveva la gola recisa, e numerose mutilazioni nell’addome.

Il 13 febbraio del 1891 Frances Coles (26 anni, prostituta), venne ritrovata sgozzata, ma ancora viva, dall’agente Ernest Thompson, che aveva probabilmente disturbato l’assassino.

La prima Lettera

A fine ‘800 poche persone sapevano leggere, ma i giornali pubblicavano anche disegni e non era difficile trovare qualcuno un po’ più “colto” che fosse in grado di leggere almeno le didascalie.

Jack The Ripper spedì la prima lettera, nota come “Dear Boss Letter“, al direttore del Central News. Si tratta della più lunga, datata 25 settembre 1888 e ricevuta il 28 settembre.

Caro Direttore,
continuo a sentire in giro che la polizia mi ha catturato, ma non lo faranno ancora. Ho riso di gusto quando loro, atteggiandosi da intelligenti, hanno dichiarato di essere sulla pista giusta. Quella barzelletta sul Grembiule di Cuoio mi ha divertito. Ce l’ho con le prostitute e non finirò di squartarle fino a che non verrò catturato. L’ultimo lavoro è stato davvero buono. Non le ho dato nemmeno il tempo per strillare. Come mi prenderanno adesso? Io amo il mio lavoro e voglio cominciare di nuovo. Sentirai presto parlare di me e dei miei giochi divertenti. Ho salvato un po’ del sangue dall’ultimo lavoro e ho provato a conservarlo in una bottiglia di birra per scriverti, ma è presto diventato come colla e non ho potuto usarlo. Spero che l’inchiostro rosso sia abbastanza adatto ah ah! Al prossimo lavoro strapperò le orecchie della donna e le spedirò alla polizia, giusto per divertimento. Tieni questa lettera fino a quando non colpirò nuovamente, quindi distribuiscila. Il mio coltello è così efficiente e affilato, non vedo l’ora di compiere un altro lavoretto appena ne avrò l’occasione. Buona fortuna.
Sinceramente vostro,
Jack the Ripper.
PS. Non sono stato abbastanza bravo per scrivere questa lettera prima di sporcarmi tutte le mani di inchiostro rosso, non sono proprio fortunato. Adesso dicono che sono un dottore. Ha ha!

Le altre Lettere

Per il doppio delitto della notte del 30 settembre si pensa che Jack sia stato disturbato mentre commetteva il primo e per questo sia stato particolarmente cruento nel secondo. Lo confermò lui stesso, se si da per autentica la cartolina “Saucy Jack“, ricevuta il 1° ottobre, in cui si parla di un “doppio evento“, quando l’opinione pubblica non poteva ancora sapere che era avvenuto.

Non stavo scherzando caro vecchio Direttore quando vi ho dato il suggerimento, sentirete parlare del lavoro del dispettoso Jacky domani doppio evento questa volta numero uno ha strillato un po’ non ho potuto finire per bene. Non ho avuto il tempo di strappare le orecchie per la polizia grazie per non aver pubblicato l’ultima lettera finché non fossi tornato al lavoro.
Jack lo Squartatore

Dopo il doppio omicidio del 30 settembre, Jack spedì una nuova lettera, poco più di un biglietto, nota come “From Hell“. Era indirizzata a George Lusk (il capo del comitato di vigilanza di Whitechapel) ed era accompagnata da un pezzo del rene di Catharine Eddowes.

Dall’Inferno
Mr Lusk, Salve
Le spedisco metà del rene che ho preso da una donna e che ho preservato per lei. L’altro pezzo l’ho fritto e l’ho mangiato, era molto buono. Le posso mandare anche il coltello insanguinato con il quale ho estratto il rene se lei è disposto ad aspettare ancora un po’.
Prendimi se puoi, signor Lusk

Ipotesi sull’identità di Jack lo Squartatore

L’identità di Jack lo Squartatore resta ancora un mistero, anche se nel corso del tempo si sono susseguite molte ipotesi.

Perfino l’archeologo Claude Regnier Conder (che voleva nascondere una presunta relazione adultera con Mary Kelly) e Charles Lutwidge Dodgson (vero nome di Lewis Carroll) sono stati chiamati in causa.

La più famosa ipotesi è quella della cosiddetta “Cospirazione Reale“. L’assassino sarebbe William Gull, medico di corte massone, morto a gennaio 1890. Avrebbe agito per proteggere il Duca di Clarence, Alberto Vittorio, giovane nipote della regina e potenziale erede al trono, ammalatosi di sifilide a soli 17 anni per essere andato con una donna che esercitava il più antico mestiere del mondo, motivo per cui avrebbe odiato le prostitute tanto da desiderarle morte. Per alcuni l’assassino potrebbe essere stato lo stesso Duca (il medico lo avrebbero solo protetto).

Tra il 1879 e il 1902 a Londra agì anche un altro spietato assassino, George Chapman, un Barbablù che avvelenò 3 donne che credevano di essere regolarmente sposate con lui. Nel 1888 risiedeva in George Yard (Whitechapel) ed era noto per picchiare le donne. L’unica vera moglie, Lucy, si salvò dall’essere uccisa perché fuggì dopo che il marito l’aveva picchiata e quasi soffocata con un cuscino. L’uomo confesso alla moglie che nascondeva un coltello con il quale l’avrebbe decapitata per poi seppellirla sotto il pavimento del loro negozio.

Jack lo Squartatore potrebbe essere stato un esponente della “Golden Dawn“, una setta che stava ottenendo molto successo negli ambienti nobili e artistici londinesi e che avrebbe avuto bisogno di organi femminili per i suoi riti.

Stesso materiale poteva essere desiderato anche dalla setta conosciuta come “Gli Apostoli“. Se lo sarebbe procurato per il suo Maestro, sempre il Duca di Clarence, un certo Montague John Druitt, ritrovato affogato nel Tamigi proprio a fine 1888.

Sir Melville Macnaghten, che nel 1888 era a capo della Polizia Metropolitana londinese, nel 1894 scrisse un memorandum in cui indicava 3 possibili nomi per Jack e uno sarebbe proprio quello dell’avvocato Druitt. Gli altri sospetti erano Montag Aaron Kosminski (un parrucchiere ebreo polacco colpevole di essere straniero, in più schizofrenico) e Michael Ostrog (descritto come “un folle medico russo, galeotto e indiscutibilmente un maniaco omicida”).

Secondo la scrittrice Patricia Cornwell, l’assassino sarebbe il pittore Walter Sickert, sul quale pesa la responsabilità di aver dipinto il quadro “Omicidio a Camden Town” in cui la donna assassinata ha la stessa posa di una delle vittime di Jack.

In un diario ritrovato nel 1992 ci sarebbero le memorie di Jack Lo Squartatore, alias James Maybrick, un commerciante inglese, che confessa che durante i viaggi di lavoro si divertiva a sezionare prostitute.

Infine, secondo lo studioso Geoff Crawford Jack sarebbe stato un certo Frederick Bailey Deeming, che dopo aver ucciso la moglie e i 4 figli vicino a Liverpool, si trasferì in Australia, dove fu giustiziato nel 1892 per aver ucciso la seconda moglie.

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FonteUfficiale.com