Il fantasma del castello di Mussomeli (Caltanissetta)

Il Castello di Mussomeli non è soltanto una maestosa testimonianza del passato, ma un luogo intriso di mistero e leggenda che continua a catturare l’immaginazione di chi lo visita

Il fantasma del castello di Mussomeli (Caltanissetta)

Il fantasma del castello di Mussomeli (Caltanissetta). Il Castello di Mussomeli, situato nella pittoresca cittadina omonima in Sicilia, è una delle strutture più suggestive e misteriose dell’isola. Risalente al XII secolo, questo imponente maniero incanta i visitatori con la sua architettura medievale e la sua aura di antica grandezza. Tuttavia, è anche conosciuto per una leggenda che aleggia tra le sue mura: il presunto fantasma che si dice vaghi per le stanze del castello.

La storia narra di un nobile cavaliere che visse in epoche remote e che, per motivi sconosciuti, ancora oggi sembra custodire gelosamente il castello. Visitatori e custodi del castello sostengono di aver avvertito presenze inspiegabili, suoni misteriosi e visioni sfuggenti di un’ombra vagante tra le mura.

Questo fenomeno ha catturato l’immaginazione di molti, portando appassionati di paranormale e curiosi a esplorare il castello nella speranza di scorgere l’elusivo fantasma. L’atmosfera intrisa di storia e mistero conferisce al Castello di Mussomeli un fascino unico, trasportando i visitatori in un’epoca lontana e avvolgendoli in un’aura di suggestione.

Oltre alla presunta presenza spettrale, il castello offre una straordinaria opportunità di immergersi nella storia della Sicilia, con le sue imponenti sale, i passaggi segreti e le affascinanti vedute panoramiche sulla campagna circostante.

La storia del fantasma del castello di Mussomeli (Caltanissetta)

Tra le leggende più coinvolgenti legate al Castello di Mussomeli, spicca quella che vede come protagonista il misterioso Don Guiscardo de la Portes. Nel lontano 1975, si narra che il suo spirito si manifestò al custode Pasquale Messina, svelando al pover’uomo la sua tragica storia. Don Guiscardo, figlio di un facoltoso mercante spagnolo, era anche un devoto marito innamorato della bellissima Esmeralda, in attesa del loro primogenito.

Nel lontano 1392, dovette partire con l’esercito del Re Martino I per sedare la ribellione di Andrea Chiaramonte. Tuttavia, il suo viaggio prese una svolta inaspettata quando fu assalito dai soldati di Don Martinez, un uomo innamorato della stessa Esmeralda, ma respinto da lei e desideroso di vendicarsi di Guiscardo. Ferito gravemente, il giovane cavaliere fu rinchiuso nei bui sotterranei del Castello.

Le parole di Guiscardo stesso al custode sono rivelatrici: “Da buon cristiano avrei dovuto pregare. In un momento di smarrimento, però, prima di morire, imprecai contro Dio. All’improvviso avvertii di essere uscito dal mio corpo, pur continuando a trovarmi nella stessa stanza. Dopo pochi istanti, mi trovai in una lunga galleria buia, dove fui avvolto da una luminosità accecante. Quattro spiriti vaganti mi avvicinarono e mi ricondussero indietro. Il Supremo mi aveva condannato a vagare sulla terra per mille anni, a causa della mia imprecazione. Il mio corpo fu sepolto in segreto e il mio spirito rimase intrappolato all’interno del castello.”

La storia di Don Guiscardo ha catturato l’immaginazione di molti a Mussomeli, tanto che il suo spirito si è manifestato anche a un gruppo di turisti in visita al Castello.

Posizionato in cima a una rupe, con mura che sembrano abbracciare la roccia, il Castello di Mussomeli offre uno spettacolo scenografico di rara bellezza. Conosciuto anche come Castello Manfredonico, fu eretto nella seconda metà del 1300 per volere del Conte di Modica, Manfredi III di Chiaromonte. Ma la sua struttura intrigante, le sale suggestive, le prigioni cupe e l’integrazione perfetta nella roccia che lo circonda, non sono gli unici motivi per cui la fortezza è famosa nella zona.

Il castello è infatti teatro di numerose leggende e pare ospiti diverse anime inquiete, tormentate dalle ingiustizie subite quando erano ancora in vita. Una delle storie più celebri riguarda il Principe Federico, che aveva tre splendide sorelle: Clotilde, Costanza e Margherita. Per proteggerle in sua assenza, il principe le rinchiuse in una stanza, murando la porta e fornendole di provviste. Purtroppo, la guerra si protrasse più del previsto e, al suo ritorno, il principe trovò le sorelle tutte morte, nell’atroce tentativo di sopravvivere.

Un’altra anima in pena che si dice infesti il Castello è quella della Baronessa di Carini, figlia di Cesare Lanza, proprietario del maniero nel 1500. La sua tragica fine per mano del padre, sospettata di avere una relazione disonorevole, ha generato molte testimonianze di avvistamenti del suo fantasma.

Altre storie coinvolgono un soldato innamorato della figlia del Conte Manfredi, imprigionato nel castello fino alla morte, e un giovane mercante ucciso per gelosia che, al momento della morte, lanciò un’implorazione contro Dio, condannandosi a vagare tra le mura della fortezza per mille anni.

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FonteUfficiale.com