Chi è Medusa?

Medusa è una figura della mitologia greca, una delle tre Gorgoni insieme a Steno ed Euriale, e figlia delle divinità marine Forco e Ceto

Chi è Medusa?
Chi è Medusa? Medusa è una figura della mitologia greca, una delle 3 Gorgoni insieme a Steno ed Euriale, e figlia delle divinità marine Forco e Ceto. Secondo il mito, le Gorgoni avevano il potere di pietrificare chiunque incrociasse il loro sguardo, e Medusa, diversamente dalle altre due, non era immortale. Nella maggior parte delle versioni del mito, viene decapitata da Perseo. Il nome “Medusa” deriva dal greco antico e significa “protettrice” o “guardiana“.

Mito della Medusa

Nelle rappresentazioni più antiche, Medusa e le sue sorelle erano dipinte come donne mostruose con ali d’oro, mani di bronzo e capelli serpente. In seguito, furono ritratte come belle fanciulle con serpenti al posto dei capelli.

Secondo alcuni autori antichi come Esiodo, Eschilo, Pausania e Nonno, il padre delle Gorgoni era il dio marino Forco e la madre era Ceto, la sorella di Forco. Esiodo le collocava nell’Oceano Occidentale, mentre altre tradizioni le situavano in Libia.

Altri racconti, come quelli di Ovidio e Apollodoro, narrano che Medusa fosse inizialmente una donna bellissima trasformata in un mostro dalla dea Atena come punizione per aver avuto rapporti con Poseidone in un tempio dedicato ad Atena, o per aver osato sfidarla in bellezza secondo alcune versioni.

Alcuni autori considerano la Gorgone come un’unica entità, menzionata da Omero nell’Odissea e nell’Iliade, dove la sua testa è rappresentata sull’egida di Atena.

Uccisione di Medusa

Il re di Serifo, Polidette, incaricò Perseo di uccidere Medusa, sperando di liberarsi di lui per sposare sua madre, Danae. Perseo ottenne informazioni dalle Graie e dalle ninfe dello Stige, che gli fornirono sandali alati, un elmo dell’invisibilità e un falcetto adamantino. Hermes lo guidò a decapitare Medusa mentre dormiva, guardandone il riflesso nello scudo per evitare di pietrificarsi. Da Medusa uscirono Pegaso e Crisaore, suoi figli da Poseidone. Perseo fuggì con la testa di Medusa, invisibile su Pegaso.

Le sorelle di Medusa tentarono di inseguire Perseo, ma lui riuscì a fuggire invisibile. Si dice che dal sangue di Medusa nacquero l’anfesibena e il corallo, quest’ultimo da alghe pietrificate dal contatto con la testa della gorgone.

Dopo aver ucciso Medusa, Perseo utilizzò la testa della gorgone come arma contro vari avversari. In Africa, trasformò Atlante in pietra, creando la catena montuosa che porta il suo nome. Successivamente, salvò la principessa Andromeda dal mostro marino, utilizzando la testa di Medusa per pietrificarlo. In seguito, Perseo si sposò con Andromeda, ma dovette affrontare l’attacco di Fineo, lo zio della principessa. Con la testa di Medusa, uccise Fineo e i suoi seguaci.

Tornato in patria, Perseo usò la testa di Medusa contro Polidette, che voleva forzare Danae a sposarlo, e contro i suoi cortigiani. In alcune versioni della storia, pietrificò anche il suo nonno Acrisio, che cercava di ostacolarlo. Successivamente, consegnò la testa a Atena, che la mise al centro della sua egida. Atena donò poi parte dei capelli della Gorgone ad Eracle, che li mise in un’urna e li passò a Sterope, figlia di Cefeo.

Quanto al resto del suo corpo, secondo una tradizione ateniese, sarebbe stato sepolto sotto l’agorà.

Interpretazioni

Alcuni autori hanno provato a dare una spiegazione razionale al mito di Medusa. Pausania, nella sua opera “Periegesi della Grecia“, suggerisce che Medusa fosse la regina delle popolazioni vicine al lago Tritone, che successe a suo padre Forco dopo la sua morte. Si narra che Medusa, durante un conflitto con le truppe di Perseo, venne assassinata nottetempo. Perseo, colpito dalla sua bellezza, portò con sé la sua testa per mostrarla ai greci. Anche Diodoro Siculo propone un’interpretazione simile, suggerendo che le Gorgoni fossero in realtà membri di una tribù di donne guerriere della Libia, contro cui Perseo combatté.

La figura di Medusa ha avuto un impatto significativo nell’arte, nella cultura e nella cultura di massa nel corso dei secoli. Le prime rappresentazioni plastiche del mito includono un bassorilievo raffigurante Perseo che uccide Medusa, oggi conservato al Museo Archeologico di Palermo, e una scultura di Medusa sul frontone occidentale del tempio di Artemide a Corfù, oggi al Museo Archeologico di Corfù.

Tra le numerose opere d’arte che la ritraggono, alcune sono particolarmente celebri, come lo “Scudo con testa di Medusa” di Caravaggio e “La Medusa” di Pieter Paul Rubens. Note anche le sculture come “Perseo con la testa di Medusa” di Benvenuto Cellini e il “Busto di Medusa” di Gian Lorenzo Bernini.

Dal punto di vista letterario, Medusa è presente ne “Le metamorfosi” di Ovidio (IV, 799-801: “La figlia di Giove si voltò e si coprì con l’egida il casto volto, ma, perché quell’oltraggio non restasse impunito, mutò in luride serpi i capelli della gorgone”), e nel IX canto dell’Inferno dantesco (51-57: “Volgiti indietro, e tien lo viso chiuso: che se il Gorgon si mostra, e tu il vedessi, nulla sarebbe del tornar mai suso”).

Nella cultura di massa, Medusa (o un’intera razza di “meduse”) compare frequentemente come antagonista in romanzi, film, serie animate, giochi di ruolo e videogiochi, soprattutto di genere fantasy. Spesso, queste rappresentazioni possono variare dall’originale mitologico, ad esempio, mostrandola con una coda di serpente al posto delle gambe o con tratti reptiliani.

Le “Medusae Fossae” su Marte prendono il nome da Medusa.

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FonteUfficiale.com