Il macabro caso dell’uomo che visse con il cadavere della sua amata

Carl Tanzler era un medico che non riuscendo a salvare la vita della sua amata ne trafugò la salma e la portò nella sua abitazione convivendoci per 7 anni

Carl Tanzler
L’amore induce a fare “pazzie” e questo è tanto più vero nel caso del dr. Carl Tanzler, noto anche come conte Carl von Cosel.  Il radiologo di origine tedesca (che sicuramente non era un conte) sosteneva di avere nove lauree, essere un ex capitano di sottomarino e un abile inventore. In realtà era un uomo eccentrico e solitario che aveva abbandonato moglie e figli per lavorare come medico negli Stati Uniti. Un giorno in ospedale arrivò Maria Elena Milagro de Hoyos, una cubana di 21 anni di cui Carl si innamorò perdutamente. Ma l’idillio finì quando le fu diagnosticata la tubercolosi, che nel 1929 era ancora una malattia fatale. Il dr. Tanzler fece di tutto per  salvarla, provando ogni trattamento lecito e illegittimo per trovare una cura miracolosa. Nonostante tutti i suoi sforzi Elena morì quasi un anno e mezzo dopo, il 25 ottobre 1931.

La sepoltura fu pagato da Tanzler che fece innalzare un costoso mausoleo di pietra e assunse un imbalsamatore per preservarne il corpo. La famiglia ignorava, però, che Tanzler si era riservato una chiave per poter accedere al mausoleo quando voleva. Per due anni lo visitò tutte le sera, fino alla primavera del 1933. Al contempo presero a circolare voci di un dottore che frequentava negozi di abbigliamento femminile e di profumi, comprando ogni genere di cose. Tanzledr fu anche visto ballare con una figura femminile dietro le tende chiuse della sua casa. Tutti credevano che avesse superato il lutto, fin quando la sorella di Elena decise di fargli visita. La scoperta che fece fu agghiacciante:  il dottore stava vedendo la sorella morta da tempo! Aveva trafugato il suo corpo, lo aveva ripulito, aveva ricucito la pelle, inserito degli occhi di vetro, messo una parrucca e vestito di tutto punto.

La sorella denunciò il fatto alle autorità, che lo arrestarono per vilipendio di tomba e sottrazione di cadavere. Dall’autopsia emerse anche che aveva infilato un tubo di cartone nella regione genitale, molto probabilmente per consentire il rapporto sessuale. Il processo ebbe molta risonanza mediatica e alcuni considerarono le sue azioni come quelle di un romantico senza speranza. In realtà si trattava di un uomo con un grave disturbo psicologico che, dopo il processo, aveva persino chiesto di farsi restituire il corpo. Carl aveva sostenuto di aver progettato anche di usare un dirigibile per portare Elena “in alto nella stratosfera, in modo che le radiazioni dallo spazio esterno potessero penetrare nei suoi tessuti e ridare vita alla sua forma sonnolenta“. Tenzler fu liberato per prescrizione del reato. Visse il resto dei suoi giorni con un’effigie a grandezza naturale, fatta dalla maschera mortuaria di Elena, come compagna.

Lo sconvolgente caso del dr. Carl Tanzler

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FonteUfficiale.com