Il digiuno intermittente funziona come un interruttore metabolico favorendo il dimagrimento e la capacità rigenerativa delle cellule staminali intestinali
Secondo uno studio dell’Heart Institute condotto da Kyoung-Han Kim, il digiuno intermittente funziona come un interruttore metabolico che aiuta a bruciare i grassi meglio del conteggio delle calorie. Funziona un po’ come il digiuno notturno: i pasti sono concentrati nell’arco di 8 ore mentre si digiuna per le restanti 16 ore. Gli scienziati attribuiscono le loro scoperte a un cambiamento delle reazioni immunitarie nelle cellule di grasso. Il corpo, anzicchè attingere energia dagli zuccheri, la prende dal grasso. Questa notizia potrebbe essere gradita a chiunque cerchi di mantenere la propria salute sotto controllo. Essa potrebbe rivelarsi un approccio preventivo e terapeutico contro obesità e disturbi metabolici.
Inoltre uno studio condotto dai biologi del MIT ha dimostrato che il digiuno può conferire poteri preziosi alle nostre cellule ai più basilari livelli biologici. La perdita di funzionalità delle cellule staminali diminuisce con l’avanzare dell’età. A causa dell’ambiente aggressivo queste cellule sono sostituite ogni 5 giorni, ma con l’invecchiamento tale capacità si riduce. Queto rpocesso inesorabile può essere invertito con un digiuno di 24 ore. Per conservare una buona salute è fondamentale che il nostro corpo continui a trasformare le cellule staminali in nuove cellule di rivestimento intestinale.
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