Rapito per 26 anni e ritrovato vivo: non fuggiva perché “bloccato da un incantesimo”

Un uomo rapito all’età di 19 anni e ritrovato 26 anni dopo in Algeria. Era stato segregato in una stalla a 200 metri da casa sua. L’uomo non ha mai chiesto aiuto perché era convinto che il suo rapitore gli avesse lanciato un incantesimo

Rapito per 26 anni e ritrovato vivo: non fuggiva perché bloccato da un incantesimo

Rapito per 26 anni e ritrovato vivo: non fuggiva perché “bloccato da un incantesimo”. Un uomo rapito all’età di 19 anni e ritrovato 26 anni dopo in Algeria è stato segregato in una stalla a 200 metri da casa sua. Omar Bin Omran, scomparso durante la guerra civile algerina del 1998, è stato ritrovato il 12 maggio a soli 200 metri dalla sua famiglia nella città di Djelfa. La scoperta è avvenuta dopo che il fratello del rapitore lo ha accusato sui social media, rivelando l’identità della vittima e spingendo la famiglia di Omran a fare irruzione nella residenza del presunto colpevole, un portiere di 61 anni.

Omar Bin Omran, credendo di essere vittima di un incantesimo lanciato dal suo rapitore, non ha mai chiesto aiuto durante la sua prigionia. Le autorità algerine hanno dichiarato che l’uomo riceverà cure mediche e psicologiche dopo il crimine definito “atroce”. I media algerini hanno riportato che Omar ha affermato di non aver potuto chiedere aiuto a causa dell’incantesimo. Le immagini mostrano il momento in cui è stato trovato in una stalla, descritta come un ovile, all’interno della casa del rapitore.

Il cane di Omar, che ha girato vicino al luogo in cui era trattenuto, è stato avvelenato dal rapitore per allontanare la famiglia. La madre di Omar è morta nel 2013 senza mai conoscere la verità su suo figlio. La famiglia di Omar ha fatto irruzione nella casa alla ricerca di lui dopo la soffiata del fratello del rapitore. Il presunto colpevole ha tentato di fuggire ma è stato arrestato.

Omar è venuto a conoscenza della morte di sua madre mentre era in prigionia. I pubblici ministeri di Djelfa hanno promesso che l’autore del crimine sarà processato con severità. Si ritiene che l’uomo trattenuto lavorasse come dipendente pubblico e vivesse da solo, acquistando regolarmente cibo sufficiente per due persone.

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FonteUfficiale.com