Lo zio di Silvia Romano a La vita in diretta: “Torna in Africa? Le brucio il passaporto. È stata drogata”
Lo zio di Silvia Romano: “È stata drogata”. Dopo la liberazione di Silvia Romano, uno dei pochi a parlare nella famiglia della cooperante milanese di 24 anni tenuta in prigionia per 18 mesi e tornata in Italia da convertita all’islam con il nome di Aisha, è stato lo zio.
Lo zio, Alberto Fumagalli, è stato raggiunto telefonicamente da La Vita in Diretta, il programma di Rai 1, dove per prima cosa ha smentito che la nipote fosse incinta: “No, non lo è. Non è incinta“. Il dubbio aveva iniziato a montare dopo che, scesa dall’aereo a Ciampino, Silvia continuava ad accarezzarsi la pancia.
Lo zio ha poi definito il periodo del rapimento “un film dell’orrore“. E ha aggiunto: “L’importante è che è viva, sana e salva“.
Fumagalli nutre seri dubbi sulla converisone all’islam: “Lei è stata inquadrata e addestrata, quelli sono esperti, le hanno fatto il lavaggio del cervello. Le avranno anche dato delle droghe. L’avranno anche drogata“. Quando l’inviata chiede se reputa possibile una conversione spontanea, dice: “No, assolutamente. Ma poi le dico anche che, avendola sentita, non parla neanche nello stesso modo di prima. Non è lei che vuole farsi chiamare Aisha, e questo non l’ha mai detto. Di certo non tornerà più la Silvia che era“.
Pare che Silvia Romano abbia espresso la volontà di tornare in Africa: la famiglia come la prenderebbe: “Eh, la famiglia come la prende? Che nessuno la fa tornare in Africa, penso. Il passaporto glielo brucio io, così vediamo se torna in Africa“.
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Parla lo zio di #SilviaRomano: “Musulmana perché costretta”
Il servizio di @LucillaMasucci #LaVitaInDiretta pic.twitter.com/RLTsVfq1dl— La Vita in diretta (@vitaindiretta) May 11, 2020
Fonte: liberoquotidiano.it