“Le 120 giornate di Sodoma” è un manoscritto incompiuto del marchese de Sade e narra le perversioni sessuali più sfrenate dei suoi protagonisti
“Le 120 giornate di Sodoma” è un manoscritto incompiuto del marchese de Sade, scritto nel 1785 mentre era detenuto nel carcere parigino della Bastiglia. A causa dello scoppio della Rivoluzione Francese, i prigionieri furono trasferiti e il manoscritto rimase nella cella. Il marchese aveva incaricato la moglie di recuperarlo ma questa se ne ricordò soltanto la mattina della presa della Bastiglia. Fu ritrovato nel 1832, ancora nascosto all’interno della cella, ma rimase inedito fino al 1904 quando uno psichiatra ne riconobbe la grande importanza scientifica. Nel 1929, il manoscritto originale fu acquistato dal visconte de Noailles, un diretto discendente di de Sade. In seguito fu venduto a un collezionista di libri erotici, passando per il furto e il contrabbando all’estero. Infine è stato acquistato da Gérard Lhéritier, presidente e fondatore di Aristophil.
De Sade lo scrisse in segreto, con grafia piccola, su un unico foglio formato da pezzi di pergamena contrabbandati nella prigione e incollati insieme in modo da arrotolarlo e nasconderlo meglio.
“Le 120 giornate di Sodoma” è descritto nel migliore dei casi come un capolavoro di immaginazione profana e nel peggiore come una delle più crudeli perversioni sessuali mai scritte. I protagonisti sono dediti oltre che a pratiche disoneste e immorali, anche a depravazioni sessuali sfrenate. Questo racconto “impuro” – come dice lo stesso autore – “mai è stato fatto da che il mondo è il mondo, non reperendosi un libro simile né presso gli antichi né presso i moderni”, è riuscito a farsi strada nella collezione dei tesori nazionali francesi. L’Aristophil, chiusa per bancarotta fraudolenta, lo ha posto all’asta insieme ad altri documenti storici, tutti di grande valore. Il Governo è intervenuto presso la casa d’aste Aguttes per bloccarne la vendita e impedire che lasciasse la Francia, assicurando di acquistarlo al prezzo di mercato.
De Sade e le sue perversioni sessuali
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