La prosopometamorfopsia è una condizione rara che altera la percezione dei tratti facciali altrui, portando chi ne è affetto a vedere le persone come “demoni” quando le guarda direttamente
La sindrome di chi vede il diavolo. La prosopometamorfopsia, o Pmo, è una condizione estremamente rara che altera la percezione dei tratti facciali altrui, portando chi ne è affetto a vedere le persone come “demoni” quando le guarda direttamente, ma nella loro forma reale quando osserva le loro fotografie. Questa sindrome è stata descritta per la prima volta in dettaglio grazie alla pubblicazione delle immagini di un paziente affetto da Pmo sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet. Questo caso unico ha permesso di illustrare le “visioni diaboliche” che rappresentano un vero e proprio incubo per l’uomo di 58 anni coinvolto, simile a vivere in un film horror.
La prosopometamorfopsia è una malattia rara i cui sintomi possono durare per periodi variabili e influenzare la forma, la dimensione, il colore o la posizione dei tratti del volto osservato. La maggior parte dei pazienti con Pmo vede i visi distorti in ogni contesto, sia dal vivo che in foto, ma il paziente protagonista di questo studio riesce a percepire i volti senza distorsioni quando li guarda su uno schermo o su carta, mentre li vede “demoniaci” se li osserva di persona.
Gli scienziati hanno condotto un esperimento con il paziente affetto da Pmo, fotografando il viso di una persona e mostrando la foto al paziente mentre guardava direttamente la stessa persona. Questo approccio ha permesso di ottenere un feedback in tempo reale sulle differenze tra i tratti facciali osservati dal vivo e quelli visti sulla foto, consentendo di creare visualizzazioni accurate delle distorsioni facciali sperimentate da chi convive con la prosopometamorfopsia.
Molte persone affette da Pmo hanno ricevuto una diagnosi di schizofrenia e hanno assunto antipsicotici, nonostante il loro problema sia di natura visiva e non mentale. Questa ricerca mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e la comunità medica sull’esistenza della prosopometamorfopsia e a chiarire la differenza tra questa condizione e disturbi psichiatrici, al fine di evitare fraintendimenti e fornire una migliore comprensione di questa rara sindrome.