Le donne hanno la responsabilità sociale e amministrativa dell’isola di Kihnu. Un luogo bucolico dove gli uomini si vedono di rado
Sulla piccola isola di Kihnu, a sette miglia al largo della costa dell’Estonia, governano le donne. Questo luogo di tranquillità bucolica, abitato da 400 anime, è una delle ultime società matriarcali rimaste al mondo. Storicamente gli uomini di Kihnu trascorrevano la maggior parte dell’anno a pescare in mare per provvedere alle loro famiglie a casa. In loro assenza le donne guidavano la comunità, coltivando una intensa cultura popolare, proteggendo e preservando le loro antiche tradizioni. Infatti una cosa a cui le donne locali sono particolarmente interessate è conservare le tradizioni e il patrimonio di Kihnu.
Su quest’isola si indossano ancora i costumi tradizionali come indumenti quotidiani e anche le antiche canzoni e danze popolari sono ancora in vita. Ma è faticoso conservare questa eredità quando i giovani lasciano l’isola per studiare o in cerca di un buon lavoro. Spesso non tornano più. L’isola è popolata da turisti europei durante l’estate, ma a parte questo, non ci sono opportunità interessanti per impedire ai giovani di abbandonarla. Nonostante le numerose sfide che bisogna affrontare per vivere qui, gli abitanti ritengono di vivere nel posto migliore del mondo. La cultura di Kihnu, e più specificamente le sue tradizioni legate al matrimonio, sono state riconosciute dall’Unesco come patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Inoltre, il Museo Kihnu conserva la storia locale, onora gli abitanti di spicco e mantiene vive le usanze dell’isola.
L’isola delle donne
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