Donna di 31 anni ha un figlio da un 13enne che la chiamava “mamma”

E’ stata condannata a 3 mesi di prigione dopo aver avuto un figlio da un ragazzino di soli 13 anni, il quale la considerava addirittura come una figura materna

Donna di 31 anni ha un figlio da un 13enne che la chiamava mamma
Donna di 31 anni ha un figlio da un 13enne che la chiamava “mamma”. Negli Stati Uniti, una donna di 31 anni, residente a Fountain, Colorado, è stata condannata a tre mesi di prigione dopo aver avuto un figlio da un ragazzino di soli 13 anni, il quale la considerava addirittura come una figura materna. La sentenza è stata emessa di recente, suscitando reazioni contrastanti nella comunità.

La donna era stata inizialmente arrestata nel luglio del 2022 e rilasciata su cauzione di 70.000 dollari, con l’accusa di violenza sessuale su un minore da parte di una persona in posizione di fiducia e di violenza sessuale su un minore. Successivamente, gli investigatori hanno rivelato che l’indagata aveva ammesso la relazione con il giovane adolescente, ma i suoi avvocati sono riusciti a raggiungere un accordo di patteggiamento con i pubblici ministeri, che le ha consentito di evitare il carcere inizialmente, sottoponendola a libertà vigilata fino a maggio.

Tuttavia, ora la donna dovrà scontare 90 giorni di carcere, oltre a essere posta sotto dieci anni di libertà vigilata intensiva per reati sessuali. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che la condannata ha dato alla luce il figlio dell’adolescente, che è stato affidato a lei. La famiglia del giovane, che ora ha 14 anni, sta cercando di ottenere la custodia del bambino tramite un’istanza presentata ai tribunali.

Secondo quanto emerso durante il processo, il giovane adolescente considerava la donna come una figura materna e in diverse occasioni l’ha addirittura chiamata “mamma“. Questo particolare dettaglio ha suscitato grande preoccupazione e indignazione nella comunità, in quanto si ritiene che il ragazzo sia stato privato della sua infanzia e costretto a una situazione estremamente inappropriata e complessa.

La madre del giovane ha espresso il suo dolore e sconcerto per quanto accaduto, affermando che suo figlio è una vittima e dovrà convivere con le conseguenze di questa relazione per il resto della sua vita. Ha inoltre sollevato il problema di una possibile disparità di trattamento di genere nella sentenza emessa, sostenendo che se fosse stato un uomo ad avere una relazione con una ragazza minorenne, la reazione legale sarebbe stata molto diversa e più severa.

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FonteUfficiale.com