Fluttuano nel cielo come palloncini e raccontano una storia a volte drammatica a volte comica
Le Flying house sono il risultato di un gioco di ritocco digitale. Laurent Chéhère sradica questi edifici dalle loro fondamenta lasciandoli lievitare come pallocini. Spiccano il volo verso mete sconosciute senza però staccarsi del tutto dal suolo a cui continuano ad essere ancorate con un filo.
Le “case volanti” assumono un aspetto fiabesco ispirato da una visione poetica della vecchia Parigi e dai quartieri poveri e cosmopoliti dove vive anche l’autore. Narrano la vita, i sogni e le speranze dei loro abitanti, attraverso un rapporto tragico e malinconico. Testimoniano sentimentalmente e sottilmente un’allarmante realtà contemporanea, rivelando i meandri e le preoccupazioni di una classe sociale impoverita, in particolare quella degli zingari e degli immigrati.
Un progetto fotografico tra sogno e realtà
immagine: © laurentchehere.com