Artista concettuale alla ricerca dell’infinito, ha iniziato a dipingere numeri nel 1965 con l’aspettativa di arrivare a 7.777.777, ma alla sua morte avvenuta nel 2011 aveva raggiunto 5.607.249
Opalka dipingeva numeri in maniera consequenziale, dal primo all’infinito, partendo dall’angolo superiore sinistro della tela e finendo nell’angolo in basso a destra. Ogni nuova tela, chiamata“dettaglio”, riprendeva dal numero con cui l’ultima era terminata. Misuravano tutte 195×135 cm, corrispondente alla grandezza della porta del suo studio a Varsavia.
Tutti i “dettagli” hanno lo stesso titolo, “1965/1 – ∞”, ma colori differenti. Nei primi ha dipinto i numeri bianchi su uno sfondo nero che poi ha cambiato in grigio. Nel tempo lo ha graduato con l’ aggiunta di una piccola percentuale di bianco su ogni nuova tela. Il suo scopo era riuscire a dipingere praticamente in bianco su bianco. Nel 1968 iniziò anche a registrare giornalmente il suono della sua voce mentre pronunciava i numeri che dipingeva e a conclusione si scattava una foto davanti alla tela.
Il libro che mostra una selezione dei suoi autoritratti
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