E’ stato uno dei giornalisti più popolari tra gli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Negli anni ’80 intervistò Pertini. Oggi, invece…
Cosa fa oggi Michele Cucuzza?
Michele Cucuzza, nato nel 1952 a Catania, è stato uno dei giornalisti e presentatori più popolari in Italia tra gli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Inizialmente è stato uno dei volti del Tg2 e successivamente ha condotto programmi di successo come La vita in diretta e Uno Mattina. Nel 2020 ha partecipato al Grande Fratello Vip. Attualmente è tornato nella sua città natale e conduce il telegiornale dell’emittente privata Antenna Sicilia.
Da oltre un anno, infatti, Michele Cucuzza è alla guida del telegiornale di Antenna Sicilia e si sente grato all’editore per la grande libertà che gli è stata concessa. Al mattino, presenta una sorta di Uno Mattina, in cui si svolge la rassegna stampa con la presenza di ospiti.
Cucuzza è cresciuto e ha vissuto a Catania fino ai 20 anni. Suo padre, Salvatore, era un vulcanologo e insegnava all’università. Da bambino, lo portava sull’Etna per osservare le eruzioni quando c’era attività vulcanica. Parcheggiavano l’auto e osservavano con il binocolo le esplosioni. Sua madre, invece, era casalinga e si occupava di lui e di suo fratello.
Suo padre portava a casa tutti i giornali nazionali e lui li studiava attentamente. Era informato su tutto. Addirittura, aveva un quaderno a quadretti che aveva trasformato in una specie di giornalino chiamato “Michelino varietà”, con foto, ritagli, titoli e sommari. Costringeva i suoi cuginetti a leggere gli articoli. Anche alle scuole medie e superiori, si impegnava con i giornali scolastici.
Ha frequentato i primi due anni di lettere moderne in Sicilia. Successivamente è partito per il Nord. Si è iscritto al terzo anno di Lettere alla Statale di Milano e si è trovato in un mondo completamente diverso. C’erano assemblee ininterrotte del movimento studentesco con personalità come Mario Capanna, Luca Cafiero e Fabio Guzzini, tazebao (manifesti), manifestazioni. In poco tempo, si è unito al movimento e ha iniziato a interessarsi di politica e soprattutto ha imparato a parlare in pubblico. Come molti altri, ha fatto crescere barba e capelli.
Poco dopo ha avuto l’opportunità di fare parte di Radio Popolare. Alcuni dirigenti del movimento gli hanno detto: “Sta nascendo una radio, vuoi farne parte?“. Sembrava un sogno. In quel momento la sua vita è cambiata. L’ideatore era il grande Piero Scaramucci, che era anche giornalista Rai. Successivamente si è unito anche Gad Lerner. È stata un’esperienza unica in cui ha imparato tutto sul mestiere. Nel 1980, proprio per Radio Popolare, ha intervistato Sandro Pertini.