Nella seconda metà dell’Ottocento i tabloid giapponesi divennero stampe abilmente illustrate con storie violente, scandalose, sconce
Nel 1870 i tabloid giapponesi furono rivoluzionati. La maggior parte della popolazione era analfabeta e non leggeva i giornali, di conseguenza non era informata su quanto accadeva nel Paese. Per questo fu creato lo shinbun nishiki-e , ossia la stampa su blocchi di legno che illustrava le notizie come un fumetto. Gli shinbun nishiki-e non subirono alcun tipo di censura e ben presto le immagini divennero piuttosto esplicite: lo stupro di gruppo della fidanzata di qualcuno o la bocca insanguinata di un uomo avvelenato dalla moglie. O ancora la tragica storia di un soldato che riuniva una donna con il corpo di suo marito o quella di una donna che serviva a suo marito i genitali della sua padrona come sashimi, o anche un mostro di fumetti che perdeva la testa per la moglie di un falegname. Alcuni argomenti molto inquietanti erano fatti veri come la storia di uno straniero maleducato che prendeva a calci una prostituta, ma altri erano enfatizzati: nell’illustrazione erano aggiunti dettagli scabrosi per spingere all’acquisto.
Oltre ad essere sconce e scandalose, le stampe erano anche artistiche. La xilografia giapponese tendeva ad essere molto tradizionale: geishe, fiori di ciliegio, la grande onda di Kanagawa che oggi vediamo riprodotta ovunque. Le stampe dei tabloid erano audaci, nuove ed illustrate dai più grandi artisti giapponesi. Gli argomenti riprodotti scioccavano ed essi erano comprati da chi viveva nei villaggi per vantarsi di quanto fosse interessante la vita in una grande città. Con l’avvento delle tecniche di stampa occidentali, sia la stampa shinbun nishiki-e che la xilografia sono state rapidamente sostituite. Ma per un breve periodo, i tabloid hanno dato nuova vita a una forma d’arte che stava morendo. In cambio quell’arte ha reso le notizie false più belle di quanto siano mai state.
La stampa scandalistica che divenne una forma d’arte
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