Nelle varie culture esistono molte leggende, fiabe, tradizioni popolari e superstizioni legate agli animali
Quali sono gli animali portafortuna. Nelle varie culture esistono molte leggende, fiabe, tradizioni popolari e superstizioni legate agli animali. Nelle storie, gli animali sono spesso creature inquietanti (come il lupo della fiaba di “Cappuccetto Rosso”, o il drago della trilogia di film “Lo Hobbit”). Invece, nelle culture di molti Paesi (e nelle credenze popolari) gli animali sono anche legati a storie di magia e spesso sono presenze di buon auspicio perché l’uomo, osservandone il comportamento e le abitudini, li ha associati a simboli positivi. Infine, per gli antichi Egizi, moltissimi dèi erano raffigurati con sembianze di animali e, ancora oggi, coccinelle, rane, scarabei, gatti sono utilizzati per ciondoli e amuleti.
Pesce rosso (simbolo di fertilità)
In Oriente, il pesce rosso è uno degli 8 simboli sacri a Buddha e rappresenta la fertilità, l’abbondanza e l’armonia. Per gli antichi Greci, invece, portava fortuna nel matrimonio e nelle relazioni.
Grillo (se canta è un buon segno)
I grilli devono la fama di portafortuna al loro canto. Infatti, in alcune culture sono considerati ottimi guardiani perché smettono di cantare quando sentono avvicinarsi qualche pericolo.
Rana (portatrice di ricchezza)
In Cina e Giappone, in tempi antichi, le rane erano considerate fortunate perché associate alla pioggia, quindi alla prosperità dei raccolti. Ancora oggi in Cina è di buon auspicio tenere in casa lo “Jin Chan” (o “rana dei soldi”): è un talismano che raffigura una rana seduta su una pila di monete d’oro e con un soldo in bocca.
Scarabeo (magia)
Lo scarabeo era considerato dagli antichi Egizi un animale sacro. Questo insetto simboleggiava la resurrezione ed era legato a Ra, il dio del Sole, e ai suoi poteri magici. Un gioiello a forma di scarabeo veniva sempre lasciato tra i bendaggi delle mummie in corrispondenza del cuore, per proteggere il defunto nel suo viaggio verso l’aldilà.
Pipistrelli (donano lunga vita)
In Cina, i pipistrelli simboleggiano una vita lunga, felice e fortunata. Il nome “pipistrello” viene tradotto nel cinese con “fu“, che significa anche “buona fortuna“.
Coniglio (scacciaguai)
In Paesi come Stati Uniti e Gran Bretagna, il coniglio è considerato uno scacciaguai. Secondo la tradizione, se il primo giorno di ogni mese, al risveglio, si pronuncia 3 volte la parola “rabbit” (coniglio) per 30 giorni la sfortuna starà lontana.
Coccinella (occhio ai puntini)
Il colore rosso della coccinella rappresenta il coraggio e la vittoria sulle malattie. Se si posa su di te devi esprimere un desiderio, che si avvererà entro tanti mesi quanti sono i puntini sul dorso.
Gufo (saggezza)
Nelle fiabe e nei film il gufo è sempre un animale saggio e responsabile. È un uccello portafortuna, anche se ultimamente il verbo “gufare” viene usato con un significato negativo.
Gatto (superstizione)
I gatti sono sacri fin dai tempi dell’antico Egitto. Infatti, la dea Bastet, dalle sembianze di felino, era la protettrice della casa, delle donne, della fertilità e delle nascite. In Giappone è molto diffuso il Maneki-Neko, il “gatto che chiama” portatore di ricchezza. In altri Paesi, invece, il gatto nero porta sfortuna, specie se attraversa la strada.