Le volpi artiche sono degli “ingegneri dell’ecosistema” che coltivano eccellenti giardini intorno alle loro tane nella tundra
Le volpi artiche vivono nella tundra delle aree circumpolari. In queste terre brulle è possibile trovare delle macchie più verdi e ricche di vegetazione rispetto all’area circostante. Gli studiosi che hanno osservato il fenomeno, riferiscono che i rifiuti organici delle volpi e le carcasse delle loro prede rendono l’area circostante le loro tane più fertile, con erba, salici e fiori tre volte superiori rispetto al resto della tundra. È sorprendente come questi animali, grazie al loro comportamento naturale, coltivino delle piccole oasi intorno alle loro tane, in una tundra altrimenti desolata. Infatti in agosto è possibile trovare queste tane grazie a una macchia verde brillante già visibile a un chilometro di distanza.
Questa vegetazione attira a sua volta altri animali, sia erbivori come caribù, lemming e lepri, sia carnivori attratti dalle carcasse come orsi polari, lupi, gabbiani e corvi. Tutti questi animali lasciano le loro feci e le loro urine contribuendo a fertilizzare l’area. È probabile che le tane abbiano centinaia di anni poiché le volpi spesso scelgono di riutilizzare le stesse tane per molte generazioni. Ciò spiegherebbe perché la terra che le circonda diventa così verde nel tempo. Inoltre gli studiosi hanno anche scoperto che le piante che crescono intorno alle tane mostrano un contenuto più ricco di nutrienti e acqua. Tali volpi si sono così guadagnate il titolo di “ingegneri dell’ecosistema” in quanto, come i castori con la costruzione delle dighe, esse alterano il loro ambiente e arrecano vantaggi ad altre specie.
La vegetazione intorno alle tane delle volpi
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