I cani sanno riconoscere le persone buone da quelle cattive? Secondo la scienza sì: ecco come fanno
I cani riconoscono le persone buone da quelle cattive. Alcune razze in particolare, come i Golden Retriever, sono stati addestrati per fiutare la presenza di Covid-19 in passeggeri potenzialmente contagiosi negli aeroporti della Gran Bretagna. Il loro fiuto è eccezionale dal momento che i cani riescono a identificare l’odore di alcuni stupefacenti ma anche malattie come diabete, Alzheimer o alcuni tipi di cancro. Sono in grado di riconoscere una donna incinta prima che la stessa capisca di esserlo.
Ma non è tutto. Infatti, il loro fiuto riesce ad indagare anche sul comportamento delle persone che circondano o hanno a che fare con il proprio padrone tanto che sono capaci di riconoscere i buoni dai cattivi, chi è affidabile e chi invece ha cattive intenzioni. Alcuni esperimenti condotti in Giappone (come la ricerca di Akiko Takaoka dell’Università di Kyoto) hanno appurato questo “potere magico”.
Lo studio
In una serie di esperimenti, il ricercatore giapponese e il suo team hanno indicato ai partecipanti canini un contenitore per 3 volte, ma solo al primo tentativo c’era effettivamente del cibo. Questo è stato rimosso la seconda volta e al terzo segnale, i cani si sono mostrati diffidenti, non si sono mossi e non hanno così assecondato l’istruttore.
Il 100% dei 34 cani sottoposti allo studio non si è fidato della persona che impartiva l’ordine e non ha fornito alcuna risposta comportamentale. Takaoka ha stabilito così che i cani hanno appreso che colui che indicava nel contenitore la presenza di cibo non era una fonte affidabile di informazioni.
Se non fosse abbastanza, sappi che il nostro amico a quattro zampe capisce anche ciò che diciamo: il modo di modulare la voce gli fornisce informazioni preziose sul contesto, l’ordine ricevuto e sull’umore del padrone e comprende dalla modalità con cui egli si relaziona con gli altri se si può fidare oppure no.
Fonte: supereva.it