Eliminare i gatti per permettere ai cacciatori di trovare in natura gli uccelli da cacciare. La proposta di Willy Schraen (Presidente della Federazione Cacciatori)
Eliminare i gatti. Eliminare i gatti che si trovano a oltre 300 metri dalle abitazioni per “favorire la biodiversità” e permettere ai cacciatori di trovare in natura gli uccelli. Questa è la proposta fatta da Willy Schraen, Presidente della Federazione Nazionale Cacciatori francese, in un live su Facebook.
I gatti, secondo Schraen, andrebbero eliminati fisicamente, poiché riducono di molto la biodiversità e la fauna avicola, senza la quale i cacciatori non possono svolgere le loro attività in modo “regolare“. Secondo il politico e cacciatore francese, i principali responsabili della distruzione della biodiversità sarebbero proprio i felini, motivo per cui la soluzione migliore sarebbe quella di ucciderli con apposite trappole distanziate dalle case.
Sebbene i gatti costituiscano un pericolo reale per la sopravvivenza di molti volatili, addossare su di loro la totale responsabilità della scomparsa di tali animali risulta azzardato. Senza contare che una soluzione del genere metterebbe a serio rischio anche i gatti domestici che dovessero allontanarsi dalle loro abitazioni.
Sostenere l’eliminazione di una categoria di animali per portare avanti le uccisioni di altri è una proposta da scartare a priori. Il problema della diminuzione degli uccelli dovuta ai gatti è reale, ma non sarà certo con uno sterminio di massa dei felini che si risolverà.
Fonte: curioctopus.it